Pagina Iniziale
OLGA MAMBELLI "HESPERIA"




L'Accademia
Meldola
Tornate Accademiche
Convegni
Conferenze
Premio Hesperia
Premio Versari
Mostre
Pubblicazioni
Collegamenti
Indici
Riconoscimenti



International 

HESPERIA (vero nome Olga Mambelli, 1885-1959) arriva al cinema dopo una lunga attivita' in un numero d'attrazione in auge nei teatri europei all'inizio del secolo: i "tableaux vivants".
 
A
scritturarla è Fassini, uno dei patron della "Cines", il quale in questa mercuriale romagnola dalla matronale complessione fisica intravede una sicura personalità cinematografica.


 
La affianca ad un corretto ed esperto partner, lgnazio Lupi, e ne fa l' interprete di una serie di melodrammi in due bobine, secondo lo standard dell'epoca, che la rendono immediatamente una beniamina delle platee cinematografiche.

 
"Passa per attrice tragica" - rileva scherzosamente un suo biografo di qualche anno dopo - "ma la trovo efficace anche nelle parti allegre, trovo anzi che il suo sorriso persuade più dei suo cipiglio". 

 
E' indubbio che Hesperia si riveli attrice piena di comunicativa e straordinariamente duttile: in Zuma (1913) soggetto dei ventunenne Augusto Genina, è addirittura una negra.

 
Legatasi al regista Baldassarre Negroni, che sposerà nel 1923 al suo ritiro dal cinema, Hesperia occupa alla "Tiber-Film" di Roma nel 1915 il posto lasciato libero da Francesca Bertini, passata alla "Caesar" e tra le due attrici si svilupperà una gara di emulazione, saccheggiando entrambe il repertorio letterario e teatrale del tempo, Sardou, Bataille, Zola, Niccodemi.

 
Il "clou" della rivalità si avrà con la contemporanea realizzazione di due versioni de "La signora dalle camelie", che divideranno nei giudizi pubblico e critica su chi abbia meglio reso gli spasimi di Margherita Gauthier.

 
Nei dieci anni della sua attività cinematografica, dal 1912 al 1922, Hesperia ha interpretato una settantina di film; ne ricordiamo uno per tutti, andati per la maggior parte perduti: "Il figlio di Madame Sans-Gene" (1921), che costitui uno dei suoi maggiori successi: il film tenne per circa un mese al "Quattro Fontane" di Roma la sala sempre esaurita, ottenendo recensioni superlative, specie per l' interprete: "La Hesperia è riuscita addirittura superba nella difficile parte di Madame Sans-Gene: ha reso alla perfezione, oltre alla comicità, la parte passionale di madre che manca alla simpatica creatura di Vittoriano Sardou".

Vittorio Martinelli (dal calendario "Italia" del 1995).

 


imperfecti@imperfecti.org